L’astrofotografia: ritrarre le stelle ...in montagna
L'astrofotografia, detta anche fotografia astronomica, è l’attività di ritrarre attraverso gli scatti fotografici i diversi corpi celesti.
Le tecniche astro-fotografiche al giorno d’oggi possono impiegare una grande varietà di fotocamere digitali, sensori elettronici e fotocamere con pellicola chimica.
Si tratta in realtà di un hobby (e di una professione) che comporta un notevole impegno economico e che richiede moltissime competenze tecniche, in particolar modo in materia di acquisizione ed elaborazione delle immagini, nonché della messa in stazione e dell’allineamento del telescopio con il polo nord celeste.
Per ottenere performance di alto livello, serve un corposo budget per aggiornare periodicamente la strumentazione, serve saperlo usare al meglio, serve una buona conoscenza dei software per lelaborazione delle immagini... serve pazienza e, infine, servono ambienti che non siano soggetti a troppo inquinamento luminoso.
Partiamo con le basi: la fotografia astronomica per i principianti
Nel caso della più semplice osservazione visuale celeste, basta affrontare una spesa iniziale e dotarsi di un discreto strumento ottico, trasportabile e pratico per poter raggiungere i siti più adatti all’osservazione del cielo. Tuttavia, molti si chiederanno: quali sono gli strumenti necessari per poter dar vita a questa passione?
Innanzitutto, è bene precisare che per ottenere dei buoni risultati in astrofotografia bisogna affrontare una spesa cospicua e congrua per la strumentazione.
Un approccio votato al risparmio, infatti, può portare soltanto a risultati deludenti o disastrosi. Con alcuni prodotti di qualità ed un significativo impegno economico, si può raggiungere invece un risultato apprezzabile, da unire ad un forte spirito d’iniziativa, alla costanza e – perché no – anche al talento.
Astrofotografia a livello professionale
Per praticare l’astrofotografia ad alti livelli, invece, sono necessari: un ottica di qualità, un supporto equatoriale per il telescopio o montatura equatoriale motorizzata per inseguire con accuratezza il movimento apparente della volta celeste, una fotocamera digitale di fascia alta o camera ccd per astronomia.
Gli esperti raccomandano alcuni marche per l’ottica e le montature, in particolare Takahashi, Meade, Celestron, Skywatcher e Officina Stellare.
Per l’acquisizione di immagini, invece, la strumentazione più diffusa è rappresentata da Canon e Nikon e delle camere ccd professionali dei brand Apogee, Atik, Basler, Imaging Source, Magzero, Moravian e Sbig.
L'inquinamento luminoso: la montagna e le sue stelle
Forse non tutti sanno che osservando dal satellite l’Italia di notte, si possono scorgere solo poche piccolissime zone scure, nel mare di luci sparse per la penisola: è facile comprendere quale sia l’impatto dell’inquinamento luminoso, sulle rare zone buie che, fino a una cinquantina di anni fa, si potevano facilmente trovare al di fuori dei centri urbani.
Oggi le uniche oasi per astrofili si trovano in Sardegna, Toscana, Basilicata e lungo le Dolomiti, in particolare le zone limitrofe alle Tre Cime di Lavaredo e delle Odle, Val Visdende, Prato Piazza e Passo Stalle, ma anche nelle zone appena fuori dalla pianura padana, come nelle Piccole Dolomiti (e a Recoaro Terme) si potranno ammiare cieli stellati di notevole intensità, grazie al ridotto inquinamento luminoso circostante.
Fonte: ProntoPro