Camere, bagni, salottini… le foto degli interni sono importanti
Ma benchè siano importanti, non è detto che siamo tutti dei fotografi. Ecco quindi un breve articolo, che si pone lo scopo di conoscere un po’ più nel dettaglio l’affascinante mondo della fotografia per interni.
Catturare in uno scatto gli ambienti nel miglior modo possibile richiede una grande attenzione per i dettagli, un elevato grado di buon gusto e alcune competenze tecniche necessarie.
Inquadrature sconsigliate: grandangoli spinti, orizzonte in diagonale e grandangoli con oggetti in primissimo piano
Queste sono, secondo gli esperti, i tre tipi di inquadrature sconsigliate nell’ambito della fotografia di interni
Nelle fotografie d’interni, soprattutto quelle commissionate dalle agenzie immobiliari, si notano frequentemente inquadrature con grandangoli molto spinti. Questa è una delle inquadrature che maggiormente vengono sconsigliate: da un lato fanno sembrare le stanze più grandi, ma deformano l’intero contesto e l’ambientazione, rendendo il tutto poco reaistico e palesemente sfalsato!
Un’altra inquadratura sconsigliata è quella con l’orizzonte in diagonale. Anche questo non è affatto gradevole, sebbene possa essere accettabile in alcuni specifici contesti, dove l'evidenza viene data non all'interno nel complesso ma ad un singolo elemento.
L’angolazione si usa infatti nel caso di dettagli o di una foto d’atmosfera – gli esempi classici sono le foto dei ristoranti o degli hotel – ma se si vuole fotografare una stanza nel suo complesso, non ha senso ritrarla in diagonale.
Un’altra bruttura è rappresentata dalle inquadrature sempre con grandangoli spinti e con un oggetto in primissimo piano e tutto il resto dietro, che ovviamente, come detto prima, viene deformato.
Ok, vanno bene come foto artistiche, ma se dobbiamo far vedere "qualcosa" a chi osserverà le nostre foto, dobbiamo cercare un buon compormesso tra inquadratura e dettagli tecnici della foto che andremo a scattare.
Quali sono gli attrezzi necessari per poter effettuare degli scatti di qualità?
Per la fotografia di interni servono essenzialmente soltanto tre cose:
- innanzitutto un buon cavalletto, stabile e solido;
- poi una testa con i tre movimenti separati;
- un obiettivo grandangolare dalle misure che non devono essere inferiore ai 24 mm.
Alcune riviste specialistiche, infatti, escludono qualsiasi pubblicazione di foto scattate con l’obiettivo fisheye o con altre lenti eccessivamente spinte, perchè poco realistiche e veritiere.
Nel caso di ambienti con la diffusione della luce eterogenea si potrebbe ricorrere anche ai flash da studio e softbox.
L'approccio migliore alla ftogorafia di interni di hotel, bed & breakfast, ristoranti... e tutti gli interni in genere
E’ anche vero che durante la realizzazione di foto d’interni è abbastanza difficile rendere giustizia allo spazio che ci circonda.
Di conseguenza, quali sono gli approcci migliori alla fotografia d’interni?
La prima cosa che si consiglia in questi casi è di sfogliare tante riviste di interni per prendere spunti, osservando quali inquadrature sono state oggetto di scatti, studiando le luci naturali ed artificiali ed analizzando attentamente lo styling.
Non sempre si ha a disposizione uno stylist che sappia preparare al meglio tutto il set alla perfezione, dalla disposizione del divano alle forchette sulla tavola, perciò è utile sviluppare un buon occhio per l’allestimento.
Alcuni spazi, tra l’altro, sono difficili da fotografare a causa delle caratteristiche degli stessi, come una scarsa luce naturale negli ambienti e gli spazi stretti e piccoli. In questo caso si consiglia di fare la cosa più semplice, ovvero utilizzare un flash in modo da potenziare o limitare la luce di una finestra. La semplicità è sempre la migliore strategia da adottare.
I fotografi esperti sono in grado di ritrarre gli ambienti con estrema accuratezza, conferendo un’adeguata dose di luminosità e dinamicità agli ambienti, ma qualche tentativo non è detto che non porti a risultati davvero sorprendenti.