Ciaspolade a Recoaro Terme: goditi la montanga in sicurezza
Le passeggiate con le ciaspole sono ormai un trend. Lontano dalle piste attrezzate, tra boschi e pascoli innevati, avrete modo di scoprire le Piccole Dolomiti da un nuovo punto di vista.
Camminare in montagna con le racchette da neve, dette anche ciaspe o ciaspole... a Recoaro si può e ci si diverte un mondo!
Lo scopo delle ciaspole é quello di non farvi sprofondare nella neve. Con le ciaspole il peso del corpo viene distribuito, poiché ci si appoggia su una superficie piú ampia.
Le racchette da neve fanno notizia: sono diventate un fenomeno. Piacciono perché sono semplici da usare pur senza una preparazione tecnica e atletica di spessore. E con la loro semplicità (che, in fondo, è la primordiale semplicità del camminare) ti conducono nella natura più affascinante, attraverso sentieri altrimenti inesplorabili.
La Conca di Smeraldo e la splendida cornice delle Piccole Dolomiti offrono la possibilità di itinerari suggestivi ed incontaminati, tra neve e natura, lontanti da traffico e smog... con ai piedi le Ciaspe!
Ce ne sono di adatti a qualsiasi esigenza e preparazione fisica: percorsi facili, percorsi medi e percorsi per esperti, sia per durata sia per complessità del percorso.
Gli itinerari si snodano attraversando zone panoramiche fra le più belle delle Piccole Dolomiti, fra le contrade, attraverso pascoli alpini, addentrandosi nei boschi, verso vette con panorami mozzafiato, con la possibilità di soffermarsi per una piacevole sosta di degustazione in uno dei numerosi rifugi e malghe che circondano Recoaro Terme.
Attenzione alla neve fresca o ai pendii inclinati
Muoversi con le racchette da neve in un manto nevoso scarsamente consolidato può produrre sollecitazioni anche maggiori rispetto a chi si muove con gli sci nelle medesime condizioni ambientali.
Il problema della prevenzione degli incidenti da valanga nelle escursioni con le racchette da neve è un argomento che spesso viene sottovalutato da quanti praticano questa attività sportiva. Infatti, la semplicità di approccio all’attrezzo e la relativa facilità d’uso dello stesso permettono anche a chi non è dotato di particolare preparazione tecnica di fruire della bellezza e vastità di ambienti incontaminati lontani da ambiti gestiti, dimenticando a volte la severità degli stessi.
In merito le statistiche parlano chiaro: gli incidenti (anche mortali) collegati a questo tipo di attività sono in costante aumento. Come ogni attività che viene svolta in ambienti non addomesticati comporta rischi intrinseci dovuti ad una miriade di fattori ambientali molto variabili nel tempo (un luogo oggi può essere sicuro, domani no).
In ogni caso è buona regola non affrontare alcuna escursione da soli.
In particolare la neve è, per sua natura, una sostanza molto sensibile alla variazione degli elementi e pertanto soggetta a continue mutazioni del suo stato fisico che ne determinano anche le caratteristiche di stabilità o instabilità. Per capire qual è il rischio a cui ci si sottopone durante un’escursione su terreno innevato è indispensabile comprendere il concetto di sovraccarico, termine peraltro molto usato sui bollettini nivometeorologici. Esso, infatti, permette di rapportare la sollecitazione impressa al manto nevoso da singoli elementi o da gruppi di persone agli effetti che la stessa può produrre. A tal proposito si tenga presente che un escursionista a piedi (cioè senza né sci nè racchette da neve), in particolari condizioni (ad es. presenza di un manto nevoso non ben consolidato) viene definito un “forte sovraccarico”, vale a dire che la sua azione è paragonabile all’azione di un gruppo compatto di sciatori. Il concetto parte dal presupposto che la sua azione puntuale, che porta a concentrare il peso in una porzione molto limitata di superficie, può essere sufficiente a raggiungere gli eventuali strati deboli del “sistema manto nevoso” provocandone il collasso e quindi la valanga. Questo significa che muoversi con le racchette da neve in un manto nevoso scarsamente consolidato può produrre sollecitazioni anche maggiori rispetto a chi si muove con gli sci nelle medesime condizioni ambientali. Oltre a quanto necessario alla sicurezza in generale (vestiario adeguato, eventuale attrezzatura per difficoltà alpinistiche, ecc.), per quanto riguarda la prevenzione degli incidenti da valanghe ecco inoltre quali sono gli elementi indispensabili da prendere in considerazione:
1) la gita va prima pianificata a tavolino
2) in loco va fatta un’adeguata scelta dell’itinerario valutando anche le condizioni meteo
3) durante l’escursione va verificata continuamente la stabilità del manto nevoso
Fonte: La prevenzione degli incidenti da valanga nelle escursioni con le racchette da neve di PlanetMountain
A cura di Daniele Moro - Settore neve e valanghe - Regione autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale delle risorse agricole, naturali,forestali e montagna. Servizio tutela suolo montano e manutenzioni.