La riscoperta delle piante medicinali
La riscoperta delle piante medicinali da sempre a nostra disposizione.
"Originaria del Nord America, si è radicata un po' ovunque: è l'echinacea, che, opportunamente preparata, pare capace di ridurre del 58% la possibilità di prendersi un raffreddore, e addirittura dell'86% se associata alla vitamina C. È il risultato di una ricerca dell'Università del Connecticut (Usa), diffuso da una delle più autorevoli riviste mediche del mondo (The Lancet Infectious Diseases): i ricercatori sono arrivati a queste conclusioni estrapolando i dati da ben 14 precedenti studi sulle proprietà della pianta. Gia nota in erboristeria come coadiuvante delle difese immunitarie (insieme all'aloe vera), è un'eredità dei nativi americani che la usavano per curare ferite e traumi. Il prossimo passo dei ricercatori sarà capire quali sono i dosaggi e le preparazioni più efficaci, e quali specie della pianta sono da preferirsi."
E assieme all'echinacea possiamo trovare attorno a noi una grandissima varietà di piante officinali, di uso comune e coltivabili con grande facilità, da cui poter ricavare infusi e tisane d'erbe, gelatine, acquavite e olii essenziali, creme ed estratti oltre che condimenti per una cucina speziata e gustosa.
Vediamone assieme alcune:
la melissa, usata da oltre 2000 anni, da cui si possono trarre infusi e liquori, dona serenità (viene usata come sedativo per gli stati d'ansia), è uno spasmolitico quindi aiuta anche con l'emicrania e l'estratto delle sue foglie è un ottimo antivirale per l'herpes simplex. Come ogni pianta officinale ha anche i lati negativi: aumenta infatti la pressione oculare, quindi può creare fastidi a persone affette da glaucoma, così come alle persone affette da ipertiroidismo, visto che va ad interagire con la funzione della tiroide;
la lavanda, usata come infuso o per preparare bagni aromatici, veniva usata fin dai tempi di greci e romani, ha proprietà antisettiche, vasodilatatorie, antinevralgiche per i dolori muscolari ed è considerata un blando sedativo, il suo profumo nell'acqua del bagno o utilizzato in aromaterapia viene considerato antidepressivo, tranquillizzante ed equilibrante, come complemento allo shampo aiuta a combattere l'ecceso di sebo nei capelli... senza contare che il profumo dei suoi fiori seccatu dura molto tempo, e può essere usato per profumare ambienti e guardaroba;
il timo, ottimo ingrediente da cucina e per profumi, i Greci lo usavano abbondantemente, ma solo i Romani ne iniziarono l'uso come spezia, ha notevoli qualità antisettiche e antibatteriche per l'apparato digerente e urinario, dai suoi primi utilizzi da parte degli egiziani come elemento per l'imbalsamazione attiva a diventare un disinfettante durante la prima guerra mondiale, è anche un buon espettorante, quindi viene consigliato anche per asma e tosse;
il rosmarino, diffusissimo e conosciuto come spezia per arricchire arrosti e stufati, è usato in moltissimi altri ambiti: come coadiuvante allo shampo per ravvivare il colore dei capelli, come astringente e natireumatico in pomate, creme o lozioni, come insettifugo o deodorante ambientale (basta bruciarne qualche rametto), come cicatrizzante per gargarismi, lavaggi e irrigazioni, aggiunto all'acqua da bagno serve come corroborante, purificante e tonificante per la pelle, farmacologicamente viene usato come ingrediente per la preparazione di un'essenza e un'acqua contro l'alopecia o per la preparazione di pomate per gli eczemi.