Lo spettacolo delle foglie d'autunno
Il foliage nella Conca di Smeraldo a Recoaro Terme: colori d'autunno, dal giallo al rosso, ritinteggiano la conca.
L'autunno è sempre stato considerato la stagione della malinconia. Sarà perchè viene subito dopo le vacanze e l'estate, sarà perchè (soprattutto) cadono le foglie. E, da sempre, questa caduta ha in sè qualcosa di triste. E' lenta, aggraziata, inevitabile.
C'è un'innegabile poesia nella caduta delle foglie. Eppure, proprio grazie a loro, questa stagione ci regala uno degli spettacoli più belli della natura. Questo assumenre infinite sfumature di rosso, che paiono usciti dalla tavolozza di un fornitissimo pittore, come testimoniano foto e splendidi ritratti d'autunno, è uno spettacolo che ha perfino un nome, nato in Nordamerica, e che sta cominciando a diffondersi anche da noi: foliage.
Come i birdwatchers si nascondono tra gli alberi con binocolo e richiami, attendendo pazientemente cinciallegre, pettirossi, cicogne o gufi, cosଠgli amanti del foliage aspettano l'autunno per ammirare lo spettacolo delle chiome degli alberi arrossate e per camminare tra querce e faggi sun un tappeto di colori che paiono incendiare il bosco.
Uno spettacolo che, come la fioritura, si ripete immancabile e puntuale ogni anno, e che davvero non ha nulla di malinconico. Le foglie torneranno a primavera e lo spettacolo della natura sarà pronto a ricominciare.
C'è una perfezione geometrica nelle venature di una foglia, una apparente simmetria che le rende ancora più affascinanti.
Proprio come i fiocchi di neve, non esistono due foglie uguali. Nemmeno nella loro caduta, lenta. aggraziata e inevitabile, sono mai uguali una all'altra...
Ci sono foglie che cadono a terra, e coprono le radici dell'albero. Altre cadono più lontano, sulla roccia, sulla sabbia o sull'acqua.
Comunque vada, hanno esaurito il loro compito biologico e la prossima primavera saranno rimpiazzate. Ma per alcuni giorni continuano a regalarci la bellezza del loro ultimo colore.
Dalle gocce di rugiada agli insetti, c'è un intero mondo che vive sulle foglie degli alberi, tra i fili d'erba, sotto i cespugli.
Un microcorsmo invisibile a occhio nudo. La fotografia serve anche a questo: a cogliere un istante di infinito che la natura ci regala.