I colori dei chakra
I colori suscitano potenti associazioni simboliche.
La teoria dei colori dei chakra ha origini antichissime e allude a un simbolismo che trova riscontro in tutte le culture, compresa la nostra.
La scoperta occidentali di strumenti di misurazione della lunghezza delle onde di energia elettromagnetica ci ha permesso di ordinare i colori nella stessa sequenza in cui li ha ordinati la teoria dei chakra nella notte dei tempi. I colori, in essenza, sono carica energetica a diversi livelli.
Il rosso (1° chakra) stimola l'azione, l'arancio (2° chakra) ha un effetto ricaricante che favorisce anche l'energia sessuale, il giallo (3° chakra) allerta la mente.
In quale stanza èmeglio utilizzare uno di questi colori? Il giallo, e in generale i colori caldi, come il rosso e l'arancione, hanno un'azione stimolante sul sistema nervoso e sull'attività digestive, quindi sono ottimi nelle aree della casa dedicate al nutrimento, alla socializzazione, alla sessualità, allo studio.
Quando si è tristi o costretti a letto, però, sarebbe bene non usare toni freddi del blu. Il questo caso, per esempio, andrebbe molto meglio il tono caldo dell'arancio. Come pure, una persona freddolosa o tendente alla depressione, può scaldare la propria casa utilizzando i toni dell'arancio, dell'albicocca o della pesca.
Il verde (4° chakra), che rappresenta l'equilibrio e l'armonia, così come i colori dei chakra superiori, che favoriscono l'introspezione, andrebbero utilizzati nelle aree della casa dedicate al riposo o alle attivitàmeditative. Questi, però, non sono colori da usare dove ci sono bambini, più affini, come tipo di energia, ai colori del chakra di base. Curiosamente, sembra che il viola (7° chakra) sia preferito dai neonati e dalle donne incinta.