Bioarchitettura ed ecologia a servizio del benessere tra le Piccole Dolomiti
Recoaro Terme
L'edificio ecologico ospita un bed and breakfast
Il bio sbarca in vallata - Recuperata la pioggia
Mercoledì 24 Dicembre 2008
Completato il primo esempio in vallata di bioarchitettura. Approvato in comune a Recoaro nel 2006, oggi l'edificio è concluso e come livello di prestazioni può essere paragonato ad una classe A.
È diventato una nuova attività di bed & breakfast gestito dalla famiglia Storti. «L'edificio - spiega il progettista Roberto Besco - è inserito nel centro storico in ambiente fortemente urbanizzato, già residenza di Gino Soldà, indimenticato eroe recoarese della montagna. Dall’iniziale idea di ristrutturazione di un immobile in pessime condizioni, si è passati alla situazione attuale con un bando per un contributo destinato dalla Comunità europea e gestito dal Gal Vicentino (Comunità Montana Agno-Chiampo e Comunità Montana di Asiago) per incentivare nuove attività di bed & breakfast».
L’edificio è innovativo poiché ha caratteristiche di risparmio energetico, con l'utilizzo di fonti rinnovabili e di materiali eco-compatibili, riciclabili e con l'impiego pressoché nullo di materiali derivanti da petrolio. Sono stati utilizzati materiali naturali quali il legno per le strutture orizzontali dei solai e del tetto. Le pareti perimetrali sono state coibentate con fibra di legno e rivestite con pannelli composti da cellulosa e gesso come pure tutte le pareti divisorie interne; la copertura, dopo essere stata coibentata con materiale isolante è stata rivestita da lamiera di rame con sistema per "catturare" i raggi del sole ad integrazione dell'impianto termico. Il sistema di riscaldamento utilizza il gas metano con unica caldaia a condensazione.
Gli infissi esterni sono stati realizzati con telai in legno e alluminio accoppiati a vetro camera basso emissivo. L'impiantistica, progettata dallo studio Bruno Frinzi di Schio, ha tenuto conto anche della possibilità di integrazione con altre tecnologie quali ad esempio il fotovoltaico e la climatizzazione d'ambiente con recupero di calore.
L'edificio, inoltre, è dotato di un sistema per recuperare l'acqua piovana che raccolta in un serbatoio interrato, garantirà autonomia e riserva per l'utilizzo sanitario e per la manutenzione del verde. Infatti, il lato rivolto a sud-est è stato ridipinto prendendo spunto dalle geometrie liberty preesistenti e tipiche del centro storico, con colori scuri che consentono un discreto guadagno termico solare nei mesi più freddi, mentre i lati a nord-ovest, sono finiti con tinta di color chiaro.